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Come funziona Google

come funziona il motore di ricerca google

Come funziona Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo, un software specializzato che scansiona ogni giorno milioni di pagine web. Google inizia la sua scansione partendo dalle pagine web più autorevoli e tramite il suo bot, inserisce nel sue indice tutte le risorse che incontra.

Cosa riesce a vedere Google

All’interno delle pagine web ci sono una serie di contenuti multimediali: ma Google come interpreta questi contenuti? Google è capace di leggere l’html di una pagina web ecco Perché è importante conoscere l’HTML. Non riesce ancora a decifrare bene i contenuti delle immagini, dei video e degli in script in java.

Cosa riesce a vedere Google

  • Tag <title> della pagina web
  • Tag <meta description> della pagina web
  • Tag <alt> testo alternativo di un’immagine
  • Tag <a> usato per i link
  • Tag <a> usato per le ancore

Cosa non riesce a vedere Google (ma ci sta lavorando)

  • Contenuto delle immagini
  • Flash
  • Audio
  • Video
  • Iframe

Come funziona Google?

Google scansiona milioni di pagine web ogni giorno: nella prima fase inserisce nel suo indice i contenuti, nella seconda fase restituisce il contenuto pertinente in base alla ricerca dell’utente.

La prima fase avviene prima che l’utente effettua una ricerca. Attraverso un software che gira di continuo alla ricerca di nuove risorse, Google acquisisce testo e li inserisce in un enorme database. In seguito trasforma questo testo effettuando tre azioni:

  • Parsing, analizza il testo;
  • Stopping, elimina articoli, preposizioni, congiunzioni;
  • Stemming, raggruppa parole derivate da una radice in comune.

A questo punto il motore di ricerca è pronto per inserire il contenuto nel suo indice, questo lo aiuta per velocizzare il recupero delle informazioni. Per ordinare i documenti viene usato il modello TF-IDF:

  • TF term frequency, indica la frequenza del termine in un documento specifico;
  • IDF Inverse Documents Frequency, indica la frequenza del termine nei documenti simile tra loro.

Nella seconda fase l’utente diventa protagonista. Durante e dopo l’inserimento della query avvengono tre passaggi fondamentali:

  • Quando l’utente inserisce del testo, viene fatta una trasformazione, che va dal controllo ortografico ai suggerimenti e include sinonimi e termini correlati;
  • In questo passaggio si definisce il ranking della risorsa, Google dichiara di usare più di 200 fattori per determinare quali risultati e in quale ordine mostrare i contenuti;
  • In ultimo avviene la valutazione della risorsa, che viene deciso in base al comportamento dell’utente: se la pagina ha un contenuti di qualità, il sito dimostra competenza, autorevolezza e attendibilità sull’argomento e la pagina viene reputata positivamente.

Quali sono i fattori di ranking

Come fa Google a decidere chi mostrare in prima posizione? Google ha dichiarato di basarsi su più di 200 fattori. I fattori più rivelanti sono sicuramente l’autorevolezza del dominio, la pertinenza del contenuto, il CTR cioè il rapporto tra la frequenza di un risultato mostrato agli utenti (Impression) e quantità effettiva di click generata dal risultato stesso (Click).

Quali sono i fattori di ranking negativi

Esistono anche dei fattori che influenzano negativamente il posizionamento, tra i principali: la presenza di malware nel sito web, presenza di link comprati e non autorevoli, pagine lente nel caricamento, siti web non adatti al mobile ma anche una struttura di navigazione non funzionale e intuitiva può essere un fattore di ranking negativo.

Pianificazione SEO

Cosa fare per sviluppare un pagina web e soprattutto per avviare una pianificazione SEO ad hoc? Produrre contenuti pertinenti alla tua attività è il primo passo per avere successo. Bisogna eseguire innanzitutto un’analisi dell’intento dell’utente tipo, interessata alle attività simile alla tua. Ricercare le parole chiavi pertinenti all’argomento, ricercare le query correlate. Fare un’attenta analisi del sito web, correggere le criticità come la velocità di caricamento delle pagine web, la navigazione e l’usabilità da tutti i dispositivi. Analizzare i competitor, individuare le parole chiavi che loro hanno già usato e inserirle nei tuoi contenuti.

Avviare un progetto SEO è molto complesso e porta benefici a lungo termine: bisogna avere pazienza e essere costanti. Inoltre Google sta aggiornando l’algoritmo e con l’integrazione dell’intelligenza artificiale, oltre al contenuto testuale, analizzerà tutti i contenuti multimediali presenti nella pagina web per restituire la risorsa migliore in base alla ricerca fatta. Il motore di ricerca riuscirà a comprendere sempre meglio il linguaggio parlato, più simile alla riproduzione vocale e non si baserà solamente sulle singole keyword. Questa è la vera rivoluzione tecnologica, software speciali che apprendono il nostro modo di parlare per rispondere nel modo migliore alle nostre esigenze.

Fonti: The Art of SEO Autori: E. Enge, J. C. Stricchiola, S. Spencer

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